Il digiuno intermittente come farmaco per il trattamento della steatosi epatica ed obesità

by Valerio / 19 Gen, 2023 / / 0 comments

L’uomo per sua natura tende a preferire la via più semplice e breve per raggiungere un obiettivo, come per esempio quello del dimagrimento. Una delle domande più comuni durante una visita nutrizionale è: “esistono farmaci o integratori che mi possano far dimagrire velocemente?”. In Italia sono stati autorizzati diversi farmaci volti a contrastare l’obesità, uno dei più utilizzati è il Liraglutide, destinato inizialmente al trattamento del diabete di tipo 2 e alla steatosi epatica (fegato grasso), successivamente pensato per il trattamento dell’obesità. Questo farmaco regola il senso di fame e sazietà, agendo sul rallentamento dello svuotamento gastrico e sui recettori encefalici. Come tutti i farmaci, anche Liraglutide ha degli effetti collaterali, i più comuni sono di tipo gastrointestinale come nausea e diarrea, oltre a vomito, stipsi, dolore addominale, mal di testa e rinofaringite, inoltre nei casi più gravi (ma molto rari) anche pancreatite acuta e neoplasie tiroidee.

Nonostante gli effetti collaterali, sono molti i pazienti che preferiscono la via farmacologica, più breve e “semplice”, rispetto ad una terapia nutrizionale. Bisogna ricordare che le vie più brevi, come l’uso di farmaci o diete scellerate, sono sicuramente utili per la perdita di peso, ma una volta terminato il trattamento, si tende al cosiddetto effetto yo-yo, ciò a riprendere con molta facilità i chili persi.

Parlando di Liraglutide è molto interessante uno studio pubblicato nel 2022 da un gruppo del “Third Hospital of Hebei Medical University”, nel quale si paragonava l’effetto del farmaco ad un digiuno del tipo 5:2 su pazienti con diabete di tipo 2 e statosi epatica.

Il digiuno 5:2 non è propriamente un digiuno, ma consiste in due giorni, non consecutivi, a ridottissimo apporto calorico (500kcal) alternati a cinque giorni di alimentazione normale.

Lo studio è stato condotto su 60 individui, suddivisi in 2 gruppi, il primo è stato trattato con un digiuno di tipo 5:2, l’altro gruppo ha assunto Liraglutide, il trattamento ha avuto una durato di 4 mesi.

A 24 settimane dall’inizio del trattamento, si è osservato una diminuzione del grasso epatico significativo in entrambi i gruppi. Inoltre si è evidenziata una diminuzione del peso corporeo (indice di massa corporea BMI), diminuzione dei livelli lipidici nel sangue e del profilo glicemico, ciò significa che il digiuno ha migliorato anche il quadro glicemico (diabete) dei pazienti. I risultati osservati erano perfettamente sovrapponibili a quelli ottenuti con l’uso del farmaco.

Gli effetti collaterali comuni nel gruppo della dieta 5:2 sono stati: fame (60%), debolezza (10%) e costipazione (0,3%). Gli effetti osservati sono comunque ben poca cosa rispetto a quelli riscontrati con l’uso del Liraglutide, ciò significa, che tenendo conto del rischio-beneficio, è auspicabile tentare la via della terapia nutrizionale prima di quella farmacologica.

In conclusione lo studio afferma che in 4 mesi di osservazione, il digiuno intermittente ed il Liraglutide hanno ottenuto risultati comparabili sul trattamento del Diabete, statosi ed obesità.

Bisogna ricordare che esistono diverse tipologie di digiuno intermittente, vi invito a leggere un mio vecchio articolo che trovate cliccando sul link, inoltre come tutti i trattamenti nutrizionali anche il digiuno deve essere applicato solo se seguiti da un professionista che sia in grado di scegliere il giusto percorso da seguire. 

Aggiungi un commento

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per supportare funzionalità tecniche che migliorano la tua esperienza utente.

Usiamo anche servizi di analisi e pubblicità. Per annullare la registrazione clicca maggiori informazioni